L\'ira del precipizio
Jaidev è un giovane desolato, vive in totale solitudine, quando nel suo desiderio di credere nell\'amore, lo condanna solo a essere un solo peccatore con una sola rabbia senza compassione. Quando nell\'anima di Jaidev sembra che la vita cada in un unico precipizio solo se fosse pieno di rabbia e cattive abitudini nel non pagare la sua educazione e con innata obbedienza nell\'essere un bravo giovane. Se Jaidev torna da un solo sobborgo nel cuore quando nel freddo alterco del suo modo di vivere era freddo e più che odiato da molti. Se Jaidev aveva abbandonato la scuola, sì, e più di questo era un criminale, che non era il santo di nessuno. Aveva un tatuaggio sul braccio con il messaggio che diceva così: \"ridi dei tuoi peccati\". Jaidev era un nomade, beh, la sua residenza era la strada e la strada era la sua scuola, beh, ha imparato tutto e come sopravvivere nel male se anche lui ha fatto il male. Il male per Jaidev era salutare e sopravvivere nella trance della verità era in salita, quando il percorso di Jaidev era solo tristezza e gravemente ferito da pugnali, pugni e l\'insistenza letale di credere che i combattimenti di strada lo avrebbero portato in cima per essere il primo in tutto . Jaidev, nel delirio di credere nel combattimento della vita, la sua anima divenne fredda e così algida che nel tempo disastroso rimase come un tormento. Come nel gioco della vita è l\'intreccio dell\'amore senza amore, quando l\'esistenza di Jaidev si ingarbuglia quando finisce il desiderio di avvelenare l\'esistenza miserabile di credere di essere un disertore della vita stessa. Quando Jaidev è rimasto lo stesso sinonimo della vita stessa quando nell\'alterco la sua essenza, il suo sospetto e la sua perspicacia si sono raffreddati, il percorso per credere nell\'anima di Jaidev è rimasto altrettanto brusco. E Jaidev rimase come lo stesso impero evitando l\'effimero desiderio di dare una verità trascendente come l\'andare e venire lontano dalla realtà quando la sua vita e il suo tempo, rimasero come lo stesso silenzio di credere nell\'anima spogliando l\'anima di un ricco futuro, ma , voleva essere come il male attraente di credere nel vantarsi della miserabile esistenza di Jaidev senza impedire un unico percorso nella vita, in cui la sua essenza e il suo sospetto fossero elettrizzati. Quando nell\'anima brutta di Jaidev perché in verità la sua anima deve aver creduto che nella via della diserzione quando scappava quando litigava con desiderio e più che nell\'anima di Jaidev, doveva aver dato una persecuzione raid sul percorso di Jaidev, quando nel alterco si vedeva il nuovo desiderio di dare una sola tristezza nell\'anima di credere in una sola brutta strada, e tanto freddo quanto faceva tanto caldo, quando nell\'euforia di credere nell\'anima brutta divenne così triste e per tanto che nella sfida di credere nell\'anima restasse come il sobborgo autonomo di una sola via d\'uscita sulla via dell\'abbandono. E la fredda diserzione e un unico brutto momento in cui Jaidev ha fatto rivivere un unico cattivo desiderio in cui camminare è stato un unico brutto fallimento nella sua breve esistenza. Perché quando nell\'anima di Jaidev era freddo e gelido come il ghiaccio stesso o come la neve in cui cade un freddo torrente invernale. Quando in quell\'istante era freddo e gelido come l\'inverno stesso e gelido come il cuore stesso. Quando nel gelido alterco di un solo cattivo desiderio di rincorrere la propria libertà si vedeva freddo e così inconseguentemente malvagio. Perché quando, nel freddo disastroso di un solo inizio, ha sentito il culmine del primo disastro della corsa, sconvolgendo la propria libertà. Quando nel freddo esito di credere nell\'anima di Jaidev purtroppo e nel credere nell\'anima con la sfortuna di poter credere nel ghiaccio della sua unica via. Quando nella sventura di trovare da solo la salvezza fu dovuto al desiderio aggrapparsi alla libera libertà di credere nel tempo senza tempo. Quando Jaidev è dovuto al disastro di credere nell\'anima che cade in un unico freddo abisso e dalla rabbia del precipizio si sa che Jaidev si è aggrappato alla sfida innocua e trascendentale di navigare in direzioni diverse, quando nell\'anima di Jaidev piangeva di lacrime di solitudine quando nell\'anima di quel ragazzo voleva essere così delirante come il freddo abisso e così irreale da percepire il delirio latente di credere nella cometa della luce estiva quando l\'inverno corre per essere come Jaidev correva dietro la propria libertà. Perché sulla strada fredda un solo poliziotto si è ubriacato all\'anima di trovare la strada e corre verso il tempo disastroso di credere nel suo desiderio di fornire una soluzione unica. Quando nell\'assalto di dare una corsa e una corsa tra lui e l\'autorità si è creato un percorso e freddo come la sfida innocua, ma reale come poter credere nel deserto magico di dare un\'unica salvezza. Se nell\'imperfetta trance della creazione nel freddo alterco di un\'unica delizia si è creato un effimero incidente nel trovare l\'unica verità che la polizia gli ha inseguito da quando ha lasciato quell\'abisso verso l\'ira del precipizio lasciando che le sue forze e le sue forze di un giovane immaturo quando il suo desiderio di credere nel personaggio era la sua unica tristezza. E tutto perché nella trance dell\'unica voce di quel giovane dettò un modo intransigente di credere in un\'unica verità nell\'anima. Quando nell\'anima di Jaidev fu visto freddamente indelebile, creò un passaggio con la rabbia del precipizio verso la propria cattiva esistenza di sapere che nella fredda illusione si sentiva come la malvagia sfida nel dare una pura verità nel sapere che il suo istinto mancava di una cattiva idea di essere sopravvissuto. Perché nell\'aria ha minato nel profondo l\'anima priva di una cattiva idea nel dare una cattiva e fruttuosa pazienza nel cadere nel freddo abisso sapendo che il suo istinto era dedicato a sapere che il tempo ha appena guardato e osservato il suo percorso pieno di freddezza incompiuto. E senza poter concludere o finire o fallire nel gesto così freddo e così disastroso nel dare una via d\'uscita e freddo come poter essere imprigionato, Jaidev rideva della vita stessa, quando nel gesto e così freddo nell\'essere capace di credere nell\'anima e tanto algida da intensificarsi nel freddo e nel gelido tormento continuando a correre con la rabbia del precipizio. E senza poter perdere un solo motivo verso la gelosia più terribile della vita stessa, quando nel desiderio di credere al senso e d\'inverno andava come l\'anima senza tempo e con una sola verità che va verso il più là, dentro l\'istante in cui l\'anima viene cotta dal freddo morbido e così delicata quando Jaidev nell\'anima e così indelebile dai tormenti freddi quando Jaidev cade nel precipizio. Quando nel tormento di un solo raffreddore nell\'anima si dedicò ad essere come lo stesso lamento notturno quando si presenta la sfida di poter credere in un tempo delicato e irreale come un battito di ciglia e cadere in quel precipizio e con tutto rabbia.
Continua…………………………………………………………………………………………..
La Ira del Precipicio
Jaidev es un joven desolado, vive en total soledad, cuando en su afán de creer en el amor, sólo lo condena en ser un solo pecador de una sola ira sin compasión. Cuando en el alma de Jaidev sólo se siente como la vida caer en un sólo precipicio si se llenó de iras y de malas costumbres en no solventar su educación y con la obediencia innata en ser un buen joven. Si Jaidev regresa de un sólo suburbio en el corazón cuando en el altercado frío de su forma de vivir se vio friolero y más que eso odiado por muchos. Si Jaidev era un desertor escolar, sí, y más que eso era un delincuente, el cual, no era santo de nadie. Tenía un tatuaje en el brazo con el mensaje que dice así, \"ríe de tus pecados\". Jaidev era un nómada, pues, su residencia era la calle y la calle era su escuela, pues, aprendió de todo y cómo sobrevivir en el mal si también hacía el mal. El mal para Jaidev era saludable, y sobrevivir en el trance de la verdad era cuesta arriba, cuando en el camino de Jaidev era sólo tristeza y malherido de dagas, puños y de letal insistencia de creer que las peleas callejeras lo llevarán a la cúspide de ser el primero en todo. Jaidev en el delirio de creer en el combate de la vida quedó fría y tan álgida su alma que en el tiempo nefasto quedó como el tormento. Como en el juego de la vida es el enredo del amor sin amor, cuando Jaidev se le enreda su existencia cuando acaba el deseo de envenenar la conmísera existencia de creer en se desertor de la vida misma. Cuando Jaidev quedó como el mismo sinónimo de la vida misma cuando en el altercado se enfrió su esencia, su suspicacia, y ser perspicuo, quedó como tan abrupto el camino de creer en el alma de Jaidev. Y Jaidev quedó como el mismo imperio soslayando el deseo efímero de dar una verdad trascendente como el ir y venir lejos de la realidad cuando su vida y su tiempo, quedó como el mismo silencio de creer en el alma desvistiendo el alma de rico porvenir, pero, quiso en ser como el mal atrayente de creer en jactar la conmísera existencia de Jaidev sin prevenir en la vida un sólo camino, en el cual, se electrizó su esencia y su suspicacia. Cuando en el alma fea de Jaidev porque en verdad que su alma se debió creer que en la manera de deserción cuando salió corriendo cuando en altercado con el deseo y más que eso en el alma de Jaidev, se debió de dar una persecusión de redada en el camino de Jaidev, cuando en el altercado se vio y tan fría como tan álgida el deseo nuevo de dar una sola tristeza en el alma de creer un sólo mal camino, cuando en la euforia de creer en la fea alma se entristeció tanto y por tanto que en el desafío de creer en el alma quedó como el suburbio autónomo de dar una sola salida en la camino de deserción. Y la deserción fría y de un sólo mal tiempo en que Jaidev revivió un sólo mal deseo en que el caminar fue un sólo mal fracaso en su corta existencia. Porque cuando en el alma de Jaidev fue fría y tan gélida como el mismo hielo o como la nieve en que cae un torrente de invierno frío. Cuando en el instante se vio frío y tan álgido como el mismo invernal y tan helado como el mismo corazón. Cuando en el altercado gélido de un sólo mal deseo de correr tras su propia libertad se vio frío y tan mal inconsecuente. Porque cuando en el frío nefasto de un sólo comienzo se sintió álgido como el primer desastre de correr trastocando a su propia libertad. Cuando en el frío desenlace de creer en el alma de Jaidev desafortunadamente y en creer en el alma con el infortunio en poder creer en el hielo de su sólo camino. Cuando en el infortunio de dar con la salvación en soledad se debió a que el deseo se aferró a la libre libertad de creer en el tiempo sin tiempo. Cuando Jaidev se debe a que el desastre de creer en el alma cayendo a un sólo abismo frío y de la ira del precipicio se sabe a que se aferró Jaidev al desafío inocuo y trascendental de navegar por rumbos distintos, cuando en el alma de Jaidev lloró con lágrimas de soledad cuando en el alma de ése muchacho quiso en ser tan delirantemente fuerte como el abismo frío y tan irreal de presentir el delirio latente de creer en el cometa de luz veraniega cuando el invierno corre en ser como Jaidev corrió tras de su propia libertad. Porque en el camino frío un sólo polizonte se embriagó hasta el alma de dar con el corre y corre hacia el tiempo nefasto de creer en su afán de dar una única solución. Cuando en el embate de dar un corre y corre entre él, y la autoridad se creó un camino y tan frío como el desafío inocuo, pero, tan real como poder creer en el desierto mágico de dar una sola salvación. Si en el trance imperfecto de la creación en el altercado frío de un sólo deleite se creó un efímero percance en dar con la única verdad de que la policía lo persigue desde que salió de ése abismo hacia la ira del precipicio dejando caer sus fuerzas y sus fortalezas de un joven inmaduro cuando en su afán de creer en el carácter era su única tristeza. Y todo porque en el trance de la única voz de ese jovenzuelo dictó una forma intransigente de creer en el alma una sola verdad. Cuando en el alma de Jaidev se vio fríamente indeleble creó un pasaje con la ira del precipicio hacia su propia mala existencia de saber que en el delirio frío se sintió como el mal desafío en dar una pura verdad en saber que su instinto le faltó una mala idea por haber sobrevivido. Porque en el aire socavó muy dentro en el alma faltando una mala idea en dar una mala y fructífera paciencia en caer en el abismo frío por saber que su instinto se dedicó en saber que el tiempo acaba de mirar y de observar su camino lleno de frialdades inconclusas. Y sin poder concluir ni terminar ni faltar en el ademán tan frío y tan nefasto en dar una salida y tan fría como el poder ser encarcelado en la cárcel, se río Jaidev de la vida misma, cuando en el ademán y tan frío en poder creer en el alma y tan álgida se intensificó en el frío y en el gélido tormento en seguir correr con la ira del precipicio. Y sin poder faltar una sola razón hacia el más terrible de los celos de la vida misma, cuando en el afán de creer en el sentido y en el invierno se fue como el alma sin tiempo y con una sola verdad de que va hacia el más allá, dentro del instante en que se cuece el alma de fríos suaves y tan delicados cuando Jaidev en el alma y tan indeleble de tormentos fríos cuando cae Jaidev en el precipicio. Cuando en el tormento de un sólo frío en el alma se dedicó en ser como el mismo lamento nocturno cuando ocurre el desafío en poder creer en el tiempo delicado y tan irreal como el abrir y cerrar de ojos y caer en ese precipicio y con toda ira.
Continuará………………………………………………………………………………………