Para mi niña CARLA
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“A Roma sempre è Primavera
...................
Anche se piove è sempre aprile.”
Lando Fiorini
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Si vas a Roma, hermano,
búscame que te cuento
una historia pequeña.
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No importan los milenios
que a cuestas te has portado.
Reservado en tu seno,
en ti,
todo tiene su espacio.
Sin adornos marciales
Trajano, en el mercado,
contempla su futuro
en las otras banderas
que ostenta el Quirinale.
Los foros imperiales
que, ya ancianos, resumen
la opulencia primera,
hospedan hoy los símbolos
de otra unión sin esclavos
y el Altar de la Patria
será una sede nueva.
El Museo del Tridente
no quiere perder huellas.
Tendrá Renacimientos,
Medioevos, Barrocos,
tal vez Romanticismos
para alegrar las mentes.
En fin,
quiere ser inclusivo,
quiere ser infinito.
******
Si vas a Roma, amigo,
búscame que te cuento
otra historia pequeña.
******
Y si llegas a la Apia
hallarás a los mártires
que, en notoria ansiedad,
unieron sus destinos
e hicieron los pilares
de una nueva ciudad
en la que Constantino
renunciaría a su fe,
San Sebastián pondría
nuevamente su pecho
y el mejor agustino
reharía las palabras
que hoy se han esparcido
en un ámbito inmenso
Al subir a Gianicolo
Garibaldi impaciente
te espera para hablarte
de su afán libertario.
Allí también la vida
como teatro juega
con los años inmensos
Sabrás de los mil templos,
de una cima a otra cima,
que unieron sus horarios.
Eso lo escucharás... y fuertemente.
Al subir otra cuesta,
como un nuevo calvario,
los naranjos en flor
y la Santa Sabina,
palpando el Aventino,
harán que tú recuerdes
las glorias bien grabadas
en las siete colinas.
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En la Plaza Navona,
o en la Plaza de España,
te hablarán los Bernini
de sus preocupaciones
en la Roma Barroca.
Regresando a Cavour,
a colmar tus deseos
verás, como mi niña,
el paso indestructible
de tiempos infinitos
en la cara maltrecha
del viejo Coliseo...
...de la Domus
...del grande Palatino.
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No olvides un instante
cómo aquel Montesacro
acogió el juramento,
que Bolívar le hiciera,
de salvar a su patria
de yugos extranjeros
y que fuera glorioso
por todos los confines
de la Gran Venezuela,
de Perú y Ecuador,
de Bolivia, Colombia,
con los sueños hermosos
de Panamá unida,
de Cuba y Puerto Rico
y una sola bandera.
******
Si vas a Roma, amiga,
búscame que te cuento
otra historia pequeña.
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Primavera del 2014.
Roma. Primavera del 2007.
“A Roma sempre è Primavera
...................
Anche se piove è sempre aprile.”
Lando Fiorini
***
Se vai a Roma, caro fratello mio,
cercami e ti racconto
una storia così piccola.
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Non importano i millenni
che fino qua hai portato.
Riservato nella tua anima,
in te, tutto ha il suo spazio.
Senza nessun ornamenti marziali
Traiano, nel suo mercato,
guarda il suo futuro
nelle altre bandiere
che ha il Quirinale.
I fori imperiali
che, anziani già, riassumono
quella prima opulenza,
ospitano oggi i simboli
di una’altra unione senza schiavi
e l’Altare della Patria
sarà una sede nuova.
Il Museo del Tridente
non vuole perder traccia.
Avrà Rinascimenti,
Medioevi, Barocchi,
forse Romanticismi
per gioire le menti.
In fine,
vuole esser inclusivo,
vuole esser infinito.
******
Se vai a Roma, amico,
cercami e ti racconto
un’altra storia piccola.
******
E si arrivi alla Appia,
troverai gli martiri
che, in ansietà notoria,
unirono i suoi destini
e fecero le colonne
di una nuova città
in cui Costantino
avrebbe rinunziato la sua fede,
San Sebastiano avrebbe
messo di nuovo il petto
ed il migliore agostiniano
avrebbe rifatto le parole
che oggi sono sparse
per un ambito immenso.
Al salire Gianicolo
Garibaldi impaziente
ti aspetta per parlarti
dell’ansia libertaria.
Lì la vita anche come
in uno teatro gioca
con gli anni immensi.
Saprai dei mila chiese
di una colle ad altra colle
che unirono gli orari.
Questo lo sentirai…
…e fortemente.
Al salire un’altra colle,
come un calvario nuovo,
gli aranci fioriti
e la Santa Sabina,
che palpano l’Aventino,
ti faranno ricordare
i trionfi così impresi
sulle sette colle.
Sulla Piazza Navona
O sulla Piazza Spagna
ti parleranno i Bernini
delle sue preoccupazioni
nella Roma barocca.
Al tornare a Cavour,
per colmare i tuoi desideri
vedrai, come mia figlia,
il passo indistruttibile
dei quei tempi infiniti
nella faccia malconcia
del vecchio Colosseo …
…della Domus
…del grande Palatino.
******
Non dimenticare nemmeno un attimo
come quel Montesacro
raccolse il giuramento
che Bolívar facesse
da salvare la sua Patria
dei quei gioghi stranieri
e che fosse glorioso
per tutti i confini
del grande Venezuela,
del Perù, del Ecuador,
della Bolivia, della Colombia,
con quei sogni belli
della Panama unita,
della Cuba e del Porto Ricco
e una stessa bandiera.
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Se vai a Roma, amica,
cercami e ti racconto
la storia così piccola.
Primavera dell'anno 2014.
- Autor: Luis Alvarez (Seudónimo) ( Offline)
- Publicado: 22 de noviembre de 2014 a las 10:58
- Categoría: Amor
- Lecturas: 51
- Usuarios favoritos de este poema: El Hombre de la Rosa, ADOLFO CESAR MARCELLO
Comentarios2
Una belleza su poema, un hermoso recorrido, lectura agradable que atrapa desde las primeras letras. Todo un placer leerle.
Un cordial saludo Alexandra L.
Gracias, amiga mía, por tu hiperbólico comentario. Un abrazo más que cordial.
Molto gratificate e extradinario tua bella poesia caro amico Luis Alvarez ...
Il piacere di passare attraverso il vostro sito ...
Saluti di amicizia e di affetto de Críspulo...
El Hombre de la Rosa...
Grazie tante, amico mio. Se veramente fosse così come dici, sarei molto felice. Tante belle cose per te.
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